Una perla si forma quando un corpo estraneo (come parassiti o frammenti di conchiglie) raggiunge i tessuti molli di un mollusco (tipicamente di un'ostrica) e ne resta intrappolato.
Allo scopo di difendere i propri tessuti dall'irritazione, il mollusco ricopre il corpo estraneo con diversi starti di madreperla (formata prevalentemente da carbonato di calcio), dando origine alla perla.
Le perle naturali sono perle che si sono formate senza l’intervento umano.
Le perle coltivate sono tutte invece ottenute dall'intervento dell'uomo tramite la procedura dell'innesto di un corpo estraneo (un nucleo solido o il tessuto di un altro donatore) nel tessuto del mollusco.
Ciò significa che immettendo un frammento di plastica con una forma specifica, dopo un certo periodo di tempo, è possibile ottenere una perla con la forma ingrandita del frammento iniziale.
In gioielleria vengono utilizzate quasi esclusivamente perle coltivate.
Il motivo è che per garantire una produzione di perle che soddisfino gli elevati standard qualitativi richiesti, gli allevatori devono effettuare numerose verifiche lungo tutta la durata di crescita del mollusco, che può durare da qualche mese a molti anni, a seconda della tipologia del mollusco. E’ necessario controllare costantemente la qualità dell'acqua, la sua temperatura e l'ambiente vegetale e animale.
Certe categorie di ostriche richiedono più cure e attenzioni di altre, sono più delicate e maggiormente suscettibili alla temperatura dell'acqua. Gli allevatori alzano o abbassano le reti su cui giacciono le ostriche per mantenere al più possibile costante la temperatura dell'acqua.
In pratica si tratta di una sorveglianza continua in ogni istante per garantire il successo della coltura che non sarebbe possibile in condizioni di sviluppo naturale.
Le perle coltivate non devono essere considerate un prodotto di serie. Infatti, solo una piccola parte di tutte le ostriche nucleate (dove cioè è stato inserito un nucleo artificiale) daranno vita ad una perla di alta qualità.
Molte ostriche non sopravvivono al processo di nucleazione oppure sono deboli e facilmente aggredibili da malattie. A volte, in seguito a forti piogge, varia la salinità dell’acqua nelle baie ponendo le ostriche in grande sofferenza. Senza dimenticare il possibile attacco di agenti patogeni esterni, come la cosiddetta “marea rossa”, un particolare fitoplancton che esaurisce l’ossigeno nell’acqua provocando il soffocamento delle ostriche. Infine ci sono i tifoni e altri parassiti o predatori che portano ad una media di sopravvivenza delle ostriche di circa il 50%.
Di queste, solo circa il 20% è adatto alla gioielleria!
Il colore più comune nelle perle è il bianco, ma si possono trovare anche perle rosa, color crema, viola scuro, grigie e nere.
Quando si parla di perle nere, si pensa subito alla costosissima perla di Tahiti, molto pregiata e particolarmente bella; infatti, a differenza delle altre, le ostriche che creano le perle nere sono molto più delicate e in ogni coltivazione ne muoiono tantissime. Questo è un altro fattore che le rende così costose e rare.
Il valore delle perle però, non dipende solo dal colore, ma anche dalla forma e dal lustro, cioè la luce che riesce a riflettere.
La forma può essere variabile:
Ci sono due categorie di perle: le perle di acqua dolce e le perle di acqua salata. Come dice la parola stessa, le perle d'acqua dolce vengono coltivate nei laghi e nei fiumi, mentre le altre provengono dall'oceano e molto spesso dalle lagune.
A queste si aggiunge una terza categoria: le perle di imitazione, prodotte dall’uomo con materiali diversi, senza alcuna azione diretta da parte dei molluschi.
Fin dal XIII° secolo in Cina si raccoglievano perle d’acqua dolce e, oggi, la Cina è l’indiscusso leader mondiale della produzione di queste perle. Le perle d’acqua dolce vantano una grande varietà di forme e colori naturali, e sono tendenzialmente meno costose delle perle di acqua salata.
Oggi, grazie allo sviluppo delle tecniche di coltivazione, le perle d’acqua dolce possono eguagliare la qualità delle perle d’acqua di mare con una brillantezza simile, se non uguale, alle più famose perle d’acqua salata, con un calibro che può raggiungere i 16mm.
Le perle di acqua dolce sono raramente di forma rotonda; il motivo è che i molluschi allevati in acqua dolce sono innestati usando solamente un pezzetto di tessuto di un mollusco donatore (che non ha una forma propria), senza un nucleo al suo interno.
Tuttavia, non avendo un nucleo, ed essendo quindi composte interamente di madreperla, le perle di acqua dolce sono più longeve e resistenti di tutte le perle nucleate.
Generalmente un mollusco d’acqua dolce produce 24-36 perle con tempi di maturazione dai 2 ai 6 anni.
I magnifici colori naturali delle perle d’acqua dolce permettono inoltre di creare bellissimi gioielli con perle anche di grande dimensione. (lavanda, bianco, pesca, nero).
Ho deciso di utilizzare prevalentemente perle di acqua dolce nella realizzazione dei miei gioielli in vendita sul mio e-Store (vieni a visitare la mia collezione di Gioielli con Perle). In questo modo, a fronte di un prezzo decisamente contenuto, riesco a creare gioielli di tendenza e di altissima qualità.
Le perle d’acqua salata si classificano in 3 tipologie:
Le ostriche Akoya muoiono dopo che vengono raccolte le perle. Le ostriche che producono invece le perle di Tahiti e le perle Australiane sopravvivono all'estrazione delle perle e possono essere nucleate di nuovo producendo perle di maggiore dimensione. Tuttavia dopo alcune nucleazioni i perlicoltori lasciano le ostriche tranquille perché possano riprodursi e favorire il ripopolamento dell'allevamento.
Le perle Akoya sono perle che vengono prodotte dalla Pinctada Fucata Martensii, meglio nota come Ostrica Akoya. Questo mollusco viene coltivato principalmente in Giappone, Cina e Vietnam. Rinomate per la loro eccellente luminosità, le perle Akoya sono considerate le perle più classiche. Sono generalmente bianche o avorio/crema, con riflessi di colore rosa, argento.
L'ostrica Akoya è la più piccola ostrica perlifera e produce perle che misurano dai 2 ai
10mm massimo. Sono generalmente perfettamente rotonde o quasi e sono l'ideale per creare i gioielli di grande luminosità e fascino, anche per questo sono le perle maggiormente commercializzate e note.
Le perle Australiane sono le più grandi perle coltivate nel mondo. La dimensione media del diametro di una perla è di circa 13 mm, con diametri che variano da 9 a 20 mm.
Le zone di produzione dove si riesce a coltivarne di così grandi dimensioni sono limitate, anche per questo motivo queste perle sono estremamente rare. Le perle Australiane vengono prodotte dall’ ostrica Pinctada Maxima e sono coltivate tra l'Oceano Indiano e l'Oceano Pacifico, principalmente in Australia, ma anche nelle Filippine e in Indonesia.
Solamente una piccola percentuale delle perle Australiane è perfettamente rotonda e, pertanto, realizzare una collana di perle perfettamente rotonde e omogenee è spesso un lavoro molto lungo e complicato da realizzare e può richiedere diversi mesi.
Ci sono due varietà di Pinctada Maxima: quella a labbra argentate e a labbra dorate.
Queste si distinguono per le diverse colorazioni del bordo esterno della parte interna della conchiglia che ne determina il colore delle perle che vengono prodotte. Queste ostriche consentono una sola nucleazione alla volta, ossia viene inserito un solo nucleo. L'ostrica viene “nucleata” quando il suo sviluppo raggiunge la metà della sua dimensione, circa tra 12 e 17 cm, o intorno ai 24 mesi di età.
Diversi sono i fattori che contribuiscono al raggiungimento di diametri così grandi per le perle Australiane: la dimensione dell'ostrica, la dimensione del nucleo che viene inserito e il lasso di tempo, solitamente diversi anni, in cui le perle vengono lasciate nelle ostriche.
Infine la zona di produzione, in quanto le acque dei mari del sud sono generalmente molto pulite, calde e piene di plancton, nutrimento preferito dalle Pinctada Maxima.
Le perle australiane hanno una lieve varietà di colori, generalmente bianche, argento e dorate. Questi sono colori rari nelle altre perle.
Le perle di Tahiti vengono prodotte dall’ostrica a labbra nere Pinctada Margaritifera, in tutto l'arcipelago della Polinesia Francese.
Questa ostrica è di grande dimensione e può raggiungere, anche se in rari casi, i 30 cm di lunghezza per un peso massimo di 5 chili. Le grandi dimensioni consentono a questa ostrica di produrre perle di diametri elevati.
Le perle di Tahiti sono uniche per il loro colore nero naturale, sono le sole perle di coltura naturalmente scure. In effetti il colore di queste perle non è mai veramente nero, non esistono in natura perle assolutamente nere; le perle di Tahiti hanno tinte che vanno dal grigio, argento, al verde con fantastici riflessi verde pavone, bronzo, argento, rosa, melanzana ed altri ancora.
Nonostante siano note come Perle di Tahiti in realtà l’omonima isola di Tahiti è solamente il centro commerciale dell'arcipelago, attualmente non vi sono allevamenti di ostriche a labbra nere sull'isola. Le coltivazioni delle perle di Tahiti si estendono da est nelle isole Gambier dell'arcipelago della Polinesia Francese fino a ovest nelle isole della Micronesia.
Posso realizzare gioielli con tutte le tipologie di perle di acqua salata, ma lo faccio solo su commissione; al momento infatti non ne troverai in vendita sul mio e-Store per 2 motivi principali:
Quindi se il mondo delle perle d’acqua salata ti ha affascinato, scrivimi specificando quale gioiello della mia collezione ti piace e con quali perle desidereresti fosse realizzato e ti farò avere un preventivo totalmente gratuito e senza impegno.
Le perle venivano imitate già in antichità. Sono state trovate sferette d'argilla ricoperte da polvere di mica cotta presso resti di indiani cremati. Al tempo dei romani si producevano sferette di vetro che venivano argentate e ricoperte di vetro.
Ne esistono diverse tipologie:
Se desideri indossare un gioiello di tendenza con perle di qualità, luminose e perfettamente rotonde ad un prezzo contenuto, vieni a dare uno sguardo alla mia collezione di Gioielli con Perle.
Sinonimo di femminilità e raffinata semplicità, ogni perla è unica per forma, colore, lucentezza, dimensione: è proprio questo il loro più grande valore, ciò che le rende così preziose. Mai si ripetono e mai nessuno potrà indossare la stessa gemma del mare.
Quindi, se desideri anche indossare un gioiello UNICO, vieni a scoprire tutti i miei gioielli realizzati con perle dal design moderno e fai di questo piccolo miracolo della natura un fedele accessorio di elegante bellezza.
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Come calcolare la taglia di un ANELLO
Per calcolare la taglia del tuo anello puoi misurare:
Cerca il diametro nella tabella sottostante per individuare la taglia giusta:
DIAMETRO | CIRCONFERENZA | TAGLIA |
15,3 mm | 48 mm | 8 |
15,6 mm | 49 mm | 9 |
15,9 mm | 50 mm | 10 |
16,2 mm | 51 mm | 11 |
16,6 mm | 52 mm | 12 |
16,9 mm | 53 mm | 13 |
17,2 mm | 54 mm | 14 |
17,5 mm | 55 mm | 15 |
17,8 mm | 56 mm | 16 |
18,1 mm | 57 mm | 17 |
18,5 mm | 58 mm | 18 |
18,8 mm | 59 mm | 19 |
19,1 mm | 60 mm | 20 |
19,4 mm | 61 mm | 21 |
19,7 mm | 62 mm | 22 |
20,0 mm | 63 mm | 23 |
20,4 mm | 64 mm | 24 |
20,7 mm | 65 mm | 25 |
Come calcolare la taglia di un BRACCIALE
Per trovare la tua taglia ideale, avvolgi un nastro misuratore attorno al polso, appena sotto l'osso. Tira il nastro in modo che sia aderente, ma non troppo stretto.
Scrivi la tua circonferenza e provvederemo noi a trovare la taglia giusta per te in base al bracciale scelto oppure scegli tra le taglie proposte.
Come calcolare la taglia di una COLLANA
Nell'immagine sottostante puoi vedere orientativamente come calzano le collane di diverse misure. Scegli la tua!